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L’ultimo Paziente (Ita 2014 – Doc)

L’ultimo paziente
doc. – Ita – 2014 – 62 min.
regia e montaggio Tommaso Santi
fotografia Francesco Pacitto
operatori Riccardo Pretelli e Leone Santi
musiche e suono Andrea Benassai.
Prodotto da Kove con il contributo del Fondo Incoming della Toscana Film Commission

SINOSSI COMPLETA

Il 12 ottobre 2013, dopo secoli di attività, è stato chiuso il vecchio ospedale di Prato Misericordia e Dolce, l’unica struttura ospedaliera esistente nella città. In quattro giorni di lavoro ininterrotto, medici, infermieri, volontari, hanno trasferito circa duecento pazienti in una nuova struttura. Una carovana di ambulanze ha trasportato dal vecchio al nuovo ospedale anziani e bambini appena nati, madri in gravidanza e malati di terapia intensiva. Un’operazione delicatissima e piena di incognite, al termine della quale il vecchio ospedale è rimasto completamente vuoto. L’ultimo paziente documenta questo trasferimento straordinario ma al tempo stesso, attraverso la storia di un vecchio ospedale abbandonato, racconta di come nei decenni è cambiata la professione di medico e di infermiere. I protagonisti di questa storia sono dottori e operatori sanitari in attività e medici e infermieri in pensione. Attraverso le loro esperienze, si ripercorre la trasformazione della medicina ospedaliera, della cura del malato, di come è cambiato il modo di lavorare all’interno di un ospedale. Dalle camerate con decine di pazienti, all’alta tecnologia; dall’ospedale come casa di carità e di servizio sociale, alla filosofia dell’intensità di cura. Dalla medicina ospedaliera del Novecento a quella del nuovo Secolo. Sono le persone a parlare, ma anche i luoghi. I reparti e i corridoi di un vecchio ospedale che piano piano si svuotano, le sale operatorie che vengono spogliate dei loro strumenti, le camere in cui restano pochi segni del passaggio di migliaia di malati, le sale parto con le ultime culle abbandonate. Anche queste pareti dicono qualcosa, a tutti, perché tutti siamo passati in un ospedale. Così un luogo particolare, il vecchio ospedale di Prato, diventa luogo universale che senza bisogno di parole rievoca altre esperienze.



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